Al bando da 23 anni ma continua ad uccidere: l’amianto causa in Italia 4mila decessi ogni anno. Enormi i ritardi negli interventi di bonifica Continua a leggere
Archivio mensile:Aprile 2015
28 aprile 2015 – Decima giornata mondiale delle vittime dell’amianto
Giornata della memoria, per non dimenticare quanto male ha prodotto e produce la terribile fibra d’asbesto. Per noi, in realtà, la giornata della memoria è tutti i giorni. Perché ogni giorno abbiamo contezza di questo dramma che non ci permette di dimenticare quanta strada abbiamo ancora da fare per arginare ed eliminare il pericolo amianto e per vincere la “distrazione”, ancora viva in molti, sulla enorme pericolosità di questo minerale e sulla rischiosa presenza di siti, piccoli o grandi che siano, contaminati da amianto, specie se posti nei centri cittadini. E’ evidente il riferimento alla Fibronit di Bari, messa lì nel cuore della città ed ancora lontana dall’essere bonificata. E’ molto importante che venga sottolineato questo aspetto perché non si confonda la teoria con la realtà o, peggio ancora, non si confonda la percezione della realtà con la realtà vera e propria.
Stop TTIP, fermiamo il trattato di liberalizzazione commerciale USA-UE
Il 18 aprile il mondo si mobilita per contrastare il negoziato che in nome del profitto mette a rischio beni e servizi comuni
Il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) è un negoziato tra Unione europea e Stati Uniti per l’apertura della più grande area di libero scambio conosciuta. Condotto lontano dagli occhi indiscreti dell’opinione pubblica e dei parlamenti, porterebbe ad una messa in discussione di standard e normative ambientali e sociali, considerate troppo spesso come impedimenti tecnici al libero commercio.
Sotto attacco non sono soltanto servizi pubblici e beni comuni, a rischio di privatizzazioni e svendite selvagge, ma quegli standard come la sicurezza dei cibi, dell’ambiente, dei luoghi di lavoro, della chimica, gli stessi contratti di lavoro, rispetto ai quali Europa e Stati Uniti hanno idee e pratiche molto diverse, spacciando il tutto come una delle soluzioni più efficaci per uscire dalla crisi permettendo alle imprese europee di fare più affari negli Stati Uniti. Per fare un esempio, che ci coinvolge direttamente, se passeranno questi trattati non sarà più possibile per un paese come l’Italia mettere al bando del proprio territorio gli OGM, ma anche il made in Italy, dell’agroalimentare come del manifatturiero avanzato, non potrà più difendersi dalle falsificazioni.
Legambiente aderisce alla campagna Stop TTIP
Partecipa alle iniziative nella tua città
Firma la petizione
BARI – via Sparano, piazza San Ferdinando
ore 11 flashmob Stop TTIP – “Smaschera il Trattato fantasma”
dalle 18.30 al LAP di Via De Rossi 9, con un momento di informazione e discussione, tra filmati, documenti, interventi.
Per info: https://www.facebook.com/events/1592509774330667/
Xylella, si punti anche sulle nuove sperimentazioni e ricerche
di GIOVANNI SECLI’, forum ambiente e salute (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Il refrain ascoltato dai salentini xylettati è stato sempre l’eco di una campana a morto per i nostri ulivi, suonata da esperti e dirigenti regionali: «Non esiste cura al mondo per debellare il batterio Xylella»; pertanto rassegnarsi a convivere e a subire. Ma questo non vale in parte per tutti i batteri, solo contrastati negli effetti dai farmaci, ma con la prospettiva di rafforzare la resistenza dei primi e indebolire le risposte dell’org anismo? Tale convivenza, nostra e degli ulivi, con il batterio è resa meno critica grazie alle ricerche e sperimentazioni in atto, alcune avanzate e promettenti, ma di cui stranamente finora si è taciuto, da parte di chi ha solo cantato il de profundis per gli ulivi. Continua a leggere